PNRR. Sviluppo di servizi e infrastrutture di comunità

Agenzia per la Coesione Territoriale. Finanziamento a fondo perduto per infrastrutture e servizi

SINTESI

L’intervento mira a promuovere soluzioni a problemi di disagio e fragilità sociale, mediante la creazione di nuovi servizi e infrastrutture sociali e/o il miglioramento di quelli esistenti, favorendo l’aumento del numero di destinatari e/o la qualità dell’offerta, anche facilitando il collegamento e l’accessibilità ai territori in cui sono ubicati i servizi stessi, sotto forma di trasferimenti destinati alle autorità locali.

OBIETTIVO

Fornire servizi sociali ad almeno 2.000.000 di destinatari residenti in comuni delle aree interne, di cui almeno 900.000 abitanti delle otto regioni del mezzogiorno, in coerenza con il target M5C3-2 previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 per l’Investimento 1: “Strategia nazionale per le aree interne – Linea di intervento 1.1.1 “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” della- Missione n. 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 3: Interventi speciali per la coesione territoriale”.

SETTORE

Pubblico

BENEFICIARI

Ente pubblico

  • Comuni delle aree interne, individuati come intermedi, periferici o ultraperiferici all’interno della mappatura 2021-2027 (è possibile consultare le informazioni sulla mappa e l’elenco dei Comuni qui);
  • enti pubblici del settore sanitario, le cui attività ricadano nel territorio dei medesimi Comuni delle aree interne;
  • altri soggetti pubblici, la cui proposta progettuale preveda attività che si svolgano nel territorio dei suddetti Comuni.
    I soggetti individuati possono inviare le proprie proposte anche in forma associata.

AZIONI AMMISSIBILI

  1. lavori pubblici,
  2. forniture di beni e/o servizi,
  3. lavori pubblici e forniture di beni e/o servizi.

I settori individuati per gli interventi sono: infrastrutture di trasporto (stradali o trasporto urbano); opere e infrastrutture sociali (scolastiche; abitative; beni culturali; sport, spettacolo e tempo libero; sanitarie; di culto; di difesa; direzionali e amministrative; di pubblica sicurezza; cimiteri, arredo urbano, illuminazione pubblica e altre); servizi per la pubblica amministrazione e per la collettività (azioni innovatrici; servizi essenziali per la popolazione rurale; assistenza sociale e altri servizi). L’elenco nel dettaglio è presente nel bando.

ULTERIORI CRITERI DI ELEGGIBILITA’

Per essere considerati ammissibili, gli interventi di lavori devono presentare almeno un livello di progetto di fattibilità tecnica ed economica (anche in forma di fattibilità delle alternative progettuali) approvato dall’organo dell’ente competente; inoltre, gli edifici o le infrastrutture interessate devono essere di proprietà pubblica.

Sulla base delle priorità individuate nel PNRR, sono stati individuati alcuni ambiti di intervento, per i quali è prevista un’apposita premialità nell’attribuzione dei punteggi per la graduatoria.

Si tratta di: servizi di assistenza domiciliare per gli anziani e relative infrastrutture; infermiere e ostetriche di comunità e relative infrastrutture; rafforzamento dei piccoli ospedali; infrastrutture per l’elisoccorso; rafforzamento dei centri per disabili; centri di consulenza, servizi culturali, servizi sportivi; accoglienza dei migranti e relative infrastrutture.

A questi, si aggiunge un apposito criterio di premialità per gli interventi rivolti all’accoglienza di profughi in fuga dalle guerre.

SPESE FINANZIATE

Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti

AGEVOLAZIONE

Contributo a fondo perduto

BUDGET

Ciascun soggetto (in forma singola o associata) può presentare fino a un massimo di 3 proposte progettuali. Inoltre, l’importo complessivo – dato dalla somma degli importi di ciascuna proposta – non può superare le seguenti cifre:

  • 300.000 euro per i Comuni fino a tremila abitanti;
  • 1.000.000 euro per i Comuni fino a diecimila abitanti;
  • 2.000.000 euro per i Comuni fino a trentamila abitanti;
  • 3.000.000 euro per i Comuni oltre i trentamila abitanti;
  • 5.000.000 euro per gli enti pubblici del settore sanitario e gli altri soggetti pubblici precedentemente indicati.

SCADENZA

prorogata al 15/06/2022

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