Bruxelles, 18 nov – “Nessuna smentita sulla possibile nomina di Luigi Di Maio – oggi giovane disoccupato, ex esponente del Movimento 5Stelle – a inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico per occuparsi di energia e gas. Ruolo (si apprende sempre dai media) per il quale è stato giudicato il più adatto, tra i candidati in lizza, da un panel di tecnici”.
Così l’europarlamentare Paolo Borchia, coordinatore Id in commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre) e responsabile federale Lega nel Mondo, firmatario dell’interrogazione depositata la settimana scorsa e indirizzata a Josep Borrell.
“Difficile credere che siano stati i titoli conseguiti o le esperienze lavorative maturate prima dell’incarico in Ministero a farlo diventare il miglior candidato per trattare per l’Europa il prezzo del gas, per giunta in un periodo economico e sociale così complesso. Difficile, quindi, credere che la sua figura sia davvero la migliore anche rispetto a concorrenti altamente qualificati come ex commissari o inviati dell’Onu.
Certamente l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, non appena vorrà rispondere alla mia interrogazione saprà spiegare quali sono i punti del Curriculum Vitae di Di Maio che lo rendono il più idoneo a ricoprire questo delicato incarico internazionale”.