Bandi - Programma triennale 2024-2026. Finanziamento a fondo perduto per l’acquisto riproduttori bovini maschi

Tutela delle varietà e razze locali di interesse agrario

SINTESI

Il bando sostiene e promuove la tutela delle varietà e razze locali di interesse agrario, attraverso interventi finalizzati al miglioramento del patrimonio genetico delle principali razze zootecniche allevate sul territorio regionale.

Per favorire la salvaguardia ed il miglioramento genetico delle razze bovine autoctone da carne e a duplice attitudine, è attivato uno specifico programma operativo finalizzato alla concessione di aiuti per l’acquisto di riproduttori maschi delle seguenti razze autoctone emiliano-romagnole:

Razze bovine ad attitudine carne: Romagnola;
Razze bovine a duplice attitudine: Reggiana, Modenese – Bianca Val Padana, Varzese-Ottonese-Tortonese

SETTORE

Agricoltura

BENEFICIARI

Micro Impresa, PMI

AZIONI AMMISSIBILI

Il sostegno è erogato in forma di contributo in conto capitale per l’acquisto di riproduttori maschi iscritti ai rispettivi libri genealogici (L.L.G.G.) di razza.

Il contributo non può essere concesso nel caso in cui l’acquisto di animali non sia finalizzato al miglioramento genetico o si configuri come un semplice trasferimento di capi senza che ciò determini un reale valore aggiunto alla genetica aziendale.

L’aiuto è concesso una tantum per riproduttore maschio di razza, iscritto al libro genealogico, che risulti:

di età compresa tra i 12 ed i 24 mesi;
proveniente da centri genetici riconosciuti;
acquistato presso privati unicamente per le razze a duplice attitudine;
con requisiti genealogici e sanitari per la fecondazione naturale e/o artificiale per i soggetti abilitati, secondo quanto stabilito nei rispettivi disciplinari dei Libri genealogici.

In merito all’acquisto tra privati, non sono ammissibili spese sostenute per l’acquisto di riproduttori ceduti o tra allevatori legati da rapporto coniugale o parentale sino al secondo grado e da rapporti di cointeressenza.

E’ fatto obbligo di mantenere nel proprio allevamento il capo oggetto dell’aiuto e con la destinazione produttiva per la quale l’aiuto è concesso per almeno tre anni dalla data di saldo del contributo, fatte salve cause di forza maggiore debitamente giustificate.