Storie di successo – Urban Innovative Actions

Urban Innovative Actions è un’iniziativa dell’Unione Europea che promuove progetti pilota nel campo dello sviluppo urbano sostenibile.

CARATTERISTICHE DEL FONDO UIA:

  • Beneficiari: Autorità urbane di unità amministrative locali dell’UE (grandi città, città o periferie) con almeno 50.000 abitanti, oppure associazioni o gruppi di Autorità urbane di unità amministrative locali che coprono una popolazione totale di almeno 50.000 abitanti
  • Budget: cofinanziamento max dell’80% Budget Max € 5 milioni. Il restante 20%  del budget potrà essere finanziato in cash o in natura
  • Tipo di Consorzio: partnership locali che uniscano partner tra loro complementari, coinvolgendo attivamente soggetti quali agenzie, università, ONG, imprese o altre autorità pubbliche.
  • La linea di bilancio “Infrastrutture e lavori di costruzione” copre i costi relativi agli investimenti in infrastrutture che non rientrano nell’ambito di altre linee di bilancio per una Max 15%
  • Particolare attenzione alla misurabilità e scalabilità del progetto pilota
  • Durata del progetto: 3 anni – Max 5 (eccezione)

SINTESI 

Il finanziamento UIA consentirà al Comune di migliorare la qualità della vita dei cittadini e frenare la solitudine attuando azioni diverse ma coordinate attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini. Solidarietà, fattibilità e sostenibilità sono i tre cardini del progetto. Il 3 ° distretto, identificato come la più rappresentativa delle caratteristiche demografiche della popolazione urbana, sarà teatro di interventi concreti diretti alle fasce più deboli e consentirà a tutta la città di beneficiare di una ricerca approfondita 

CAPOFILA

Comune di Verona

TOPIC

Cambiamento demografico

SFIDA AFFRONTATA

I paesi dell’UE stanno assistendo a cambiamenti nelle strutture familiari che possono essere riassunti come una riduzione generalizzata della dimensione media della famiglia), con un conseguente aumento del numero di famiglie, il loro progressivo invecchiamento e un notevole aumento del numero di persone che vivono da sole. Questi cambiamenti sono legati sia a fattori demografici (diminuzione del numero medio di bambini, aumento dell’aspettativa di vita) che a fattori sociali. 

Questi fenomeni sono particolarmente evidenti a Verona, con conseguente contrazione della popolazione: nel 2018 la dimensione media della famiglia era di 2,1 componenti, con un aumento del numero di nuclei familiari unipersonali, il tasso di anziani era del 25,4%, l’indice di vecchiaia era di 204,83 anziani per 100 giovani 0-14 e il tasso di fertilità di 1,28. 

Questi cambiamenti demografici obbligano a esaminare conseguenze sottovalutate e complesse come la solitudine, che non ha età e influisce sulla salute, il benessere e la qualità della vita. Il Rapporto 2018 dell’Istituto nazionale di statistica afferma che il 17,2% degli italiani sente di mancare o di avere scarso sostegno e, rispetto all’UE, l’Italia mostra una maggiore vulnerabilità.

La sfida è quindi: rilevare / qualificare la solitudine rendendola una misura di benessere / malessere; migliorare il benessere individuale / collettivo, prevenendo l’erosione del tessuto sociale, attraverso una serie di interventi volti a contrastare le condizioni di umiltà ei suoi aspetti correlati della vita (condizioni materiali, qualità della vita e sostenibilità dell’abitare).

Il progetto si concentra nel 3 ° distretto di Verona la cui composizione demografica è rappresentativa della popolazione urbana.

SOLUZIONE PROPOSTA

Il modello sociale e territoriale che verrà testato ha una spiccata capacità di “adattarsi” al cambiamento demografico ed è finalizzato alla prevenzione e alla cura della solitudine, con la convinzione che un ambiente accogliente, inclusivo e premuroso aiuti a prevenire stati di benessere degenerativi /Salute.

Partendo dall’analisi delle cause che innescano la solitudine, il progetto definirà le dimensioni della solitudine che contribuiranno all’indice dei Livelli di Solitudine. Verranno utilizzati questionari di approfondimento per fornire evidenza dell’esperienza di solitudine esistente nell’area prescelta. I dati raccolti sul 3 ° distretto contribuiranno inoltre, per inferenza statistica, a un pool di informazioni sulle caratteristiche della popolazione urbana e sulle sue evoluzioni fenomenali, da utilizzare per i processi decisionali e l’erogazione di servizi / opportunità.

Azioni specifiche sul campo attiveranno la “gestione della solitudine” con un focus specifico sulla prevenzione e cura, raggiungendo aspetti chiave della vita (condizioni materiali, qualità della vita, sostenibilità del vivere). Tali azioni saranno strutturate attraverso l’integrazione di: spazi (aree urbane la cui funzione di incontro è da ripristinare – il complesso condominiale, aree verdi, spazi del piano terra come focolai di nuova socialità ed economia), relazioni (tra pari / vicini, intergenerazionale, …), spazio digitale che facilita la connessione di spazi / relazioni fisiche.

CONSORZIO

  • Città di Verona;
  • 1 agenzia di edilizia sociale : ATER;
  • 1 università : Università di Verona;
  • 5 cooperative sociali : ARIBANDUS; CAUTO; Energie sociali; MAG; Sol.Co. Consorzio;
  • 1 Associazione locale : Verona Fablab.

RISULTATI ATTESI

I principali risultati attesi sono:

  • creazione di presupposti per nuove interazioni sociali e generazioni sociali
  • riduzione del degrado urbano e ridotta percezione del degrado
  • una crescita del numero di ore trascorse in contesti relazionali per destinatari con un rating Lolix iniziale sulla soglia di criticità
  • maggiore attrattività del territorio e dei quartieri resa più a misura di famiglia
  • miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie a basso reddito con pari risorse
  • aumento dei comportamenti virtuosi / sostenibili, pratiche di solidarietà / scambio non monetizzato.

FAMIGLIE RAGGIUNTE

6.000 circa

DURATA

Dal 01/07 / 2020 al 30 / 06/2023 (in corso)

BUDGET

€ 3.999.778,52