Discarica car fluff di Sorgà, Borchia: “Progetto non condiviso dal territorio, questione portata in Europa”

Bruxelles, 2feb – “Assurdo pensare di togliere l’inquinamento dalla strada per spostarlo nelle periferie urbane, la Commissione riveda radicalmente le proprie posizioni sulla dismissione degli Euro 4”. Paolo Borchia, eurodeputato della Lega e unico coordinatore italiano nella commissione Industria dell’Eurocamera, porta l’impatto socio-ambientale del progetto car fluff all’attenzione della Commissione europea, presentando un’interrogazione scritta. “Sorgà non diventi il cimitero per i veicoli Euro 4 in via di dismissione: il territorio individuato presenta una forte vocazione alla coltivazione di eccellenze alimentari, dal riso al radicchio igp. Al netto delle valutazioni in corso da parte dei tecnici della Regione Veneto, Bruxelles dimentica che le autovetture tolte dalle strade dovranno pur finire da qualche parte, e ripete lo stesso passo falso già emerso con i problemi di smaltimento delle batterie al litio, incentivate dall’Europa per velocizzare l’introduzione dell’auto elettrica. Si vuole costringere il mercato automobilistico ad una transizione ecologica istantanea, che oltre a risultare insostenibile per l’industria anche in termini occupazionali, come recentemente confermato dai vertici di Bosch e Toyota, non tiene conto delle conseguenze per i comparti coinvolti nella catena dello smaltimento”.

“Il disinteresse della Commissione a considerare cosa accade alle autovetture dopo la rimozione dalle strade conferma il sospetto che il patto ecologista imposto dalla signora Von der Leyen sia in realtà un’operazione di bandiera, finalizzata ad assecondare precisi interessi di mercato piuttosto che abbattere i livelli di inquinamento”.