Stretta Ue su case, Borchia (Lega – Gruppo ID): giù le mani dalle abitazioni degli italiani

”Ennesima eurofollia. I cittadini chiedono soluzioni, non ulteriori problemi”

Bruxelles, 9 dic – “Giù le mani dalle case degli italiani. Dopo l’assurda stretta sulle auto, che penalizzerà imprese, lavoratori, consumatori senza alcun beneficio concreto per l’ambiente, ora Bruxelles vuole sacrificare sull’altare dell’ideologia green anche le abitazioni.

I contenuti della proposta di revisione della Direttiva sulla performance energetica degli edifici nell’ambito del programma Fit for 55, già anticipati da alcuni organi di stampa, sono per noi motivo di grande preoccupazione: si parla di niente vendita o affitto se si ritiene che la casa consumi troppa energia, dal 2033 le abitazioni in classe C per essere cedute, una serie di misure draconiane che rischiano di avere impatti devastanti sul mercato, sulle imprese, sul lavoro e sulle famiglie.

Ennesima eurofollia contro cui siamo pronti a fare le barricate. In un momento storico così delicato, alle prese con la crisi e anche con la difficoltà della pandemia, si tratta di proposte inaccettabili: la congiuntura è troppo delicata per esagerare con il fanatismo climatico dalla dubbia efficacia.

L’efficientamento degli edifici è importante, ma serve riflettere su tempi e investimenti: senza flessibilità e buonsenso la transizione diventa un bagno di sangue. Non possiamo permettere che il patrimonio immobiliare delle famiglie italiane venga messo in discussione per inseguire le utopie Ue. Da Bruxelles i cittadini si aspettano soluzioni concrete ed efficaci, non ulteriori problemi nel nome dell’ideologia green”.

Così in una nota Paolo Borchia, europarlamentare della Lega.