Paolo Borchia candidatura UNESCO della cucina italiana alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Verona, 24 mar – “Bene, questa candidatura Unesco andrà a rafforzare un’importate lavoro di squadra che da tempo, come Lega, stiamo portando avanti insieme al mondo associativo del settore, contro le regole illogiche del Nutriscore o di chi in Europa vorrebbe che mettessimo in tavola insetti, vino e carne prodotti in laboratorio. Promuovere la cucina italiana significa promuovere la qualità. Questa iniziativa servirà a valorizzare le nostre regioni e la loro tipicità, consolidare l’apprezzamento della nostra cucina a livello mondiale. Solo un governo di centrodestra poteva lanciare questa candidatura che rappresenta il giusto riconoscimento ai nostri prodotti, alle eccellenze locali come ad esempio i nostri asiago e prosecco, che nulla hanno a che vedere con l’omologazione che tanto piace all’Unione europea. La battaglia della Lega è più viva che mai, ci siamo battuti e continueremo a farlo contro farine a base di tarme, latte che non deriva dalla mucca, etichette su cibo che mettono in difficoltà il settore agroalimentare. Con prodotti Made in Italy, la creatività dei nostri cuochi e, soprattutto, le nostre tradizioni non c’è partita: andiamo a vincere”.